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20 Marzo 2016Incontro con lo scultore Peter Porazik
5 Aprile 2016Un evento alla Galleria Baroni che segna la prima tappa della mostra in progress dedicata a Dante, alla sua influenza nell’immaginario collettivo e al suo viaggio interiore.
Il 13 aprile il viaggio dantesco di Galleria Baroni segna la prima tappa, con un happening per il Fuorisalone: Looking for Dante, looking for Beatrice, dalle 18.30 alle 22.00.
Sotto gli Occhi di Beatrice, opera fotografica di Laura Panno, si svolgerà una lectio dantis (ore 21.00) a cura di Alberto Cristofori, che indagherà gli unici due canti prima del Paradiso in cui compare la donna amata dal Poeta: il II canto dell’Inferno e il XXX-XXXI del Purgatorio. Da ideale stilnovistico, oggetto di desiderio, la donna amata si trasforma nell’ultima cantica in soggetto amante, soccorritrice, guida e i due canti scelti per la serata preannunciano questa trasformazione finale. E’ un processo evolutivo che va di pari passo con quello vissuto dal Poeta, in galleria testimoniato dalla scultura in marmo Metamorfosi dello scultore polacco Peter Porazik, uno degli ultimi arrivi fra i contributi che alimentano questa mostra in divenire. Ai vizi umani allude invece l’opera di Bertozzi e Casoni, il grande pannello Composizione Scomposizione n. 1 in ceramica policroma del 2007, alta più di 2 metri. Infine, un tocco tra il ludico e il nostalgico: la gigantografia di Mike Bongiorno vestito da Dante, ricordo di una campagna pubblicitaria. A corollario dei pezzi contemporanei, rimane il nucleo dell’esposizione dedicato all’influenza di Dante attraverso i secoli: dall’olio su tela del XVII secolo con i rappresentanti del Dolce Stil Novo, Dante in testa, ispirato a quello di Giorgio Vasari al Minneapolis Institute of Art, a una Divina Commedia in micrografia incisa su metallo di soli cm 3×4; dal busto di Caronte in terracotta a finto bronzo di Tullo Golfarelli (1852 – 1928) al pannello in ceramica di Angelo Biancini (1911-1942) dedicato a Paolo e Francesca; e ancora, incisioni, disegni, busti-fermacarte, medaglioni, incisioni, ceramiche e altri oggetti decorativi in omaggio a Dante e alla sua opera. Fra opere d’arte e curiosità, emerge con forza l’eredità di Dante per l’uomo moderno, chiamato a percorrere lo stesso viaggio interiore per trovare la “dignità del suo compito divino, creativo, in terra”, come scrive Adriana Mazzarella in “Alla ricerca di Beatrice” cui la mostra è dedicata: “L’uomo, attraverso la sua azione, permette al Dio che vive in lui – il Sé – di manifestarsi e quindi di conoscersi.” (www.adrianamazzarella.it).
La serata del 13 aprile si inserisce in un’iniziativa che vede partecipare tutta via Madonnina, con aperture straordinarie e intrattenimento musicale.
La mostra “Frammenti danteschi”, proseguirà il suo viaggio fino a giugno, con altre tappe e nuovi contributi.
Orario: dalle 18.30 alle 22.00. Lectio Dantis: ore 21.00